martedì 18 dicembre 2012

Madagascat

Madagascar 3 - Ricercati in Europa
Trama: Cartoni animali

Non siamo ai livelli della tristezza e dell'imbarazzo che si prova guardando la serie Era Glaciale, ma anche Madagascar ha davvero poco da dire. Però quel poco, almeno, lo dice decentemente.
Diciamo che un bambino un po' stupidotto si divertirà un mondo a vedere le evoluzioni dei quattro animali scappati anni fa dallo Zoo e alle prese con l'accumulo compulsivo di caratteri (e i pinguini, e le scimmie, e i lemuri e ora tutti quelli del circo...) solo a riempire il tempo che quando hai trenta personaggi in scena viene facile riempire 90 minuti, dividi 90 x 30 viene... viene... trentaportoduecinqueradicequadrataditressessanta... viene 3 minuti per uno e hai fatto.
Diciamo che non lo odio dal profondo come Shrek, non mi mette squallore e pochezza come Ice Age, ma neanche mi fa ridere o emozionare. Mi fa fare due sorrisini stiracchiati... Ma se c'è una cosa che per amore di onesta gli si deve riconoscere, è che non dà tregua, è movimentatissimo, stanno sempre a mille, come avessero pippato. Questo il motivo del Chicken (forse un pochino regalato, evvabbèddai, è Natale, siamo tutti più buoi).
Madagascar 3 è una pagliacciata, fa leva sugli animi semplici, non chiede impegno, non emoziona, non tocca corde "pixariane", ma almeno non lesina un diffuso buon umore cazzone. Adatto a chi si diverte per le parrucche buffe (e ce ne sono più di quanti non crediate di quelli che ridere della parrucca buffa...)
Sai invece per chi mi dispiace, per Bryan Cranston (ricordiamo il miglior attore del mondo) sprecato ANCHE qui, pure se usa solo la voce per doppiare una tigre (che tanto mi ha ricordato quello dei cereali) con l'accento russo. Spreco degno di nota anche per Jessica Chastain, credo alla sua prima esperienza da doppiatrice di cartoni.
Invece proprio da dimenticare il design del tutto. Non fa un passo in avanti dal primo della seire (e dire che mi erano piaciuti i personaggi tutti angolosi, all'inizio). Io parto dal presupposto che quando fai un seguito di un film animato/computer, avendo ormai i modelli fatti da tempo, devi spingere sull'accelleratore di particelle dei particolari, non puoi continuare a mettere sfondi fatti a caso col copia/incolla e non avanzare di un passo sui personaggi principali. Prendi i videogiochi per esempio, sarebbe come giocare che ne so, a Resident Evil 6 con i modelli poligonali di Resident Evil 1.
Quindi, a proposito di computer grafica. Facendo due conti trentaportoduecinqueradicequadrataditressessanta non è che quest'anno abbiamo avuto i capolavori eh. Brave ci è piaciuto sì, ma poteva essere di più, Paranorman non ha mantenuto tutte tutte le promesse, poi? C'ho il vuoto, che la dice lunga.
Vediamo cosa ci aspetta nei prossimi mesi. A brevissimo, roba di pochi giorni, arriva Ralph Spaccatutto, già prenotato per cinema di capodanno:
Poi facciamo un rapido giro su trailer cartoon
Già me lo sento che è brutto. C'è Ryan Reynold di mezzo...

Uff... Tim Brutton che rifà se stesso... noia, anche se ci cascheremo...

Sì... Arietty anyone? (Tesoro mi si è ristretta la creatività...)

Questo fa parte di quelli autoriali. Francioso, regista de La ragazza sul ponte che si dà all'animazione. Che ce frega dei franciosi noi c'avemo Iginio Straffi.

Lasciamo veramente stare. Ma che è? Ma non gli era bastato Area 51?
E la Pixar? Be', pure lì non se la passano troppo bene in quanto a idee...

E poi arrivano i Dinosauri. Ancora in dinosauri... anche gli sceneggiatori si muovono in branco.

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