mercoledì 29 giugno 2011

Giovani D'arco

Martyrs
Trama: Estetica e estasi del dolore.

Ora, andare a scomodare la Storia del Cinema è sempre un'operazione da fare con le pinze. Eppure in Martyrs - un film che, appunto, martorizza lo spettatore con una violenza pornografica allucinante - è lampante l'omaggio a questo pezzo di Storia qui:

Ed è talmente palese che la tematica "mistica" diventa indispensabile all'economia del film tutto, nonostante l'andamento spezzato in due tronchi bel distinti (difficilmente un film ha una prima parte e una seconda parte così delineate, e ci sono pure la prima parte e la seconda parte della prima parte e la prima parte e la seconda parte della seconda parte, chiaro?), e nonostante uno "spiegone cattoallucinatorio" (che arriva un po' in maniera estemporanea circa a metà film) che a qualcuno farà storcere il naso. Però non è che si può sempre solo fare la famiglia di redneck che coltiva zucche, scopa maiali e ammazza la gente, eh.
Non è una visione da fare a cuor leggero, per carità, ma di certo è una di quelle visioni che ti restano, come dire, nella retina.
Il cinema horror francese era tipo fucina di titoli, ora mi pare che si siano fermati. Stesso dicasi per il paella horror. Fusse ca' fusse che la palla ce l'avevano passata a noi? Ma noi eravamo girati dall'altra parte?

1 commento:

  1. Personalmente questo film mi è piaciuto molto...ne sono rimasta abbastanza sconvolta...o almeno cosi ricordo, è passato un pò di tempo dalla visione, ma ricordo di averlo visto per due sere di fila...la prima ero sola, la seconda volta per l'entusiasmo ho ripetuto la visone in compagnia! L'idea di questo film "me piace"!

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